Cicloturismo in Italia: un’opportunità da cogliere “in volata”
In Italia esistono circa 4.900 percorsi, per un totale di oltre 90 mila chilometri di piste, ciclovie e sentieri ciclabili, di varia natura, chilometraggio e gradi di difficoltà, sparsi sul territorio e a disposizione degli entusiasti delle due ruote. Ci sono percorsi dedicati a mountain bike e fat bike (che, dunque, non si fermano neanche con la neve), bike park con percorsi molto simili a quelli delle piste da motocross e trial, piste ciclabili urbane, percorsi pensati appositamente per city bike e e-bike, insomma: ce n’è per tutti i gusti e tutti i “fiati”.
Un patrimonio che fa gola non solo agli italiani, ma ai turisti che ogni anno si recano qui per trascorrere le loro “vacanze a pedali”, alla scoperta delle bellezze naturali e delle tipicità del nostro territorio: nell’estate del 2020 sono stati 4,7 milioni i turisti che hanno utilizzato la bici, nel 2021 sono raddoppiati (fonte, Il Manifesto) e, spinti dal crescente interesse del pubblico verso il turismo ecosostenibile (di cui abbiamo parlato in questo post), il trend non sembra accennare a rallentare, anzi. La strada è tutta in discesa per cicloturisti e operatori che vogliono posizionarsi nel cosiddetto “ecosistema della bicicletta”. Vi diamo qualche numero su cui basare le future valutazioni
- Il fatturato generato dalle imprese che lavorano nella produzione degli strumenti e dei servizi accessori è aumentato del 7,4% già nel 2021 rispetto all’anno precedente, e sembra destinato a crescere nel triennio successivo (sempre secondo la stessa fonte, supportata dalle osservazioni di “Italian Green Road Awards”, gli “Oscar” del ciclo turismo italiano).
- Oltre a essere sede del prestigioso “Giro d’Italia” (secondo solo al Tour de France) il Belpaese è primo produttore europeo di biciclette, con oltre 3,2 milioni di pezzi fabbricati nel 2021 (il 53% dei quali esportati verso altri paesi europei) e oltre 2 milioni di pezzi venduti solo nel 2020 e soltanto sul territorio italiano.
- Dei più di 10 milioni di appassionati, i “praticanti” (ovvero ciclisti sportivi e cicloturisti) sono 4 milioni, di cui più della metà vive nel Nord Italia e alimenta il 50% della richiesta di biciclette.
- La stima di spesa complessiva generata da questo settore in Italia è di 4,6 miliardi, pari al 5,6 % dell’intera spesa complessiva, con un grandissimo contributo dall’estero, visto che in media su 10 ciclo turisti, 6 sono stranieri.
Alle strutture ricettive e agli operatori del turismo conviene, dunque, prepararsi ad accogliere adeguatamente i flussi in arrivo. Vi diamo qualche spunto per confezionare un’offerta appetibile:
- Creare sinergie con le istituzioni, le altre realtà in loco, i fornitori di servizi e prodotti per comporre un’offerta composita che attiri l’interesse dei cicloamatori e ne soddisfi i bisogni specifici, abbinando ai percorsi sul territorio esperienze di tasting di prodotti enogastronomici tipici o sessioni di shopping all’insegna del “made in Italy”.
- Predisporre la struttura all’accoglienza dei turisti a due ruote: con un parcheggio custodito per le bici, aree/servizi dedicati, noleggio, stazioni di ricarica per e-bike, guide e/o tour organizzati alla scoperta del territorio.
- Comunicare adeguatamente la presenza di servizi e eventuali pacchetti dedicati (su sito web, sui social, tramite dépliant e flyer distribuiti alle fiere e agli eventi della filiera, presso gli operatori turistici specializzati, o inseriti all’interno delle numerose guide e siti specializzati – che spesso permettono anche di prenotare – che ogni anno pubblicano aggiornamenti sui percorsi e pubblicizzano le migliori strutture a cui appoggiarsi).
E voi, cosa ne pensate? Avete bisogno di qualche dritta sui servizi e gli strumenti gestionali di cui dotare la vostra struttura per “darvi una marcia in più”? Contattateci per una consulenza mirata alle vostre esigenze!
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