Direzione Metaverso: opportunità e sfide per il settore turistico
La svolta recente di una delle piattaforme social più utilizzate in direzione del Metaverso pone alcuni interessanti quesiti sugli sviluppi futuri e sulle opportunità di crescita e differenziazione dei servizi proposti da alcune aziende, anche nel settore turistico. Dal livello micro di hotel, catene alberghiere e centri congressi, al livello macro di destinazioni e Paesi, prima o poi ci si dovrà confrontare con il trend e cercare di capire come sfruttarlo opportunamente.
Partiamo anzitutto dalla definizione: Metaverso è la rappresentazione di una realtà virtuale condivisa in rete (internet) in cui si è rappresentati come individuo attraverso un avatar, ovvero un “personaggio” virtuale.
Se da un lato il Metaverso non esiste fisicamente in nessun luogo, dall’altro può essere ovunque. Si prevede che, nel prossimo futuro, a sbarcare sui nostri dispositivi mobili con l’ausilio di accessori che permettono di accedere all’esperienza virtuale 3D full inclusive saranno Metaversi ibridi che coniugano le esigenze ed esperienze del gioco (gaming) a quelle della vita quotidiana e sociale.
È qui che si innestano le considerazioni a proposito dell’impatto del Metaverso sui business collegati al turismo: la realtà virtuale in un modo o nell’altro si ispira a quella concreta, reale. Il Metaverso ha bisogno di luoghi da (ri)creare e in cui far muovere i suoi avatar e, quindi, si può utilizzare per promuovere la fruizione alternativa di luoghi reali.
Alcuni sviluppi possibili:
- Tour virtuali di hotel, musei, centri congressi e destinazioni ancora più immersivi, inclusivi e realistici, fruibili con facilità comodamente dal divano di casa.
- Sopralluoghi o simulazioni dell’esperienza fisica in hotel, prima della data dell’evento: l’utente può anticipare l’esperienza di soggiorno visionando la camera, gli spazi comuni, i dintorni, senza muovere un passo dal proprio ufficio/casa. Gli organizzatori eventi potranno visionare le opzioni di allestimento sala, e scegliere la migliore sarà questione di pochi minuti.
- In arrivo la socializzazione virtuale: si passerà dalla “preistoria” rappresentata dagli Zoom meetings alla partecipazione a conferenze in realtà aumentata, dove i partecipanti si muoveranno e interagiranno all’interno di stanze virtuali rappresentati dai loro avatar.
- Gamification e Loyalty program: già in atto, e ancora uno degli sviluppi più promettenti. La “gamificazione” è la trasposizione “in gioco” di aspetti della vita reale sulle varie piattaforme che ne permette, fra le altre cose, lo sfruttamento a fini commerciali. Il meccanismo del “gioco o partecipo per ricevere premi” è già ampiamente utilizzato sui social, sulle app di gioco (e non) ed è stato adottato da business di vari settori perché si è notato che funzionava: l’uomo è un animale competitivo, se adeguatamente incentivato è disposto a tutto, dal regalare ore del proprio tempo a concedere l’accesso ai propri dati sensibili. Il settore turistico conosce perfettamente il valore di questo tipo di dati e dovrebbe fare un pensierino sul possibile abbinamento di realtà virtuale/Metaverso e loyalty programs che incentivino il ritorno in hotel sfruttando lo stesso meccanismo di prove e ricompense, sfruttando le esperienze virtuali e rendendole più inclusive/”ludicizzate”.
Fantascienza? La realtà potrebbe non essere così lontana dal superare la fantasia.
Il nostro consiglio ad albergatori e operatori del turismo? Pur essendo ancora, al momento, impossibile prevedere gli ulteriori sviluppi (o il successo) del fenomeno, siate consapevoli che il Metaverso è già una realtà. Non sottovalutatelo, ma predisponetevi a tenere d’occhio il fenomeno e adattare la vostra offerta, di conseguenza, in modo da sfruttarne a vostro vantaggio la parabola di crescita.
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