Mail marketing tips – strategie per gli hotel
Una buona strategia di vendita integrata non può prescindere dall’utilizzo di uno degli strumenti di contatto, fidelizzazione e conversione più potenti, ovvero l’e-mail marketing. Se da un lato, infatti, il sito web dell’hotel rimane lo strumento migliore per convertire le visite in prenotazioni, al più basso costo per l’albergatore, che non ha o quasi commissioni da corrispondere, e i social media danno “voce” al brand, sono i contatti per e-mail – quotidiani e non – a stabilire le fondamenta per il rapporto di fiducia fra brand/hotel e cliente. E non solo.
Come abbiamo già detto, le e-mail servono a molte cose, e quindi ce ne sono di molti tipi… e per ogni momento “della giornata”:
- E-mail pubblicitarie
- E-mail di servizio
- Transactional e-mail
- E-mail di follow-up
- Etc.
Conviene quindi saperle distinguere, creare e gestire nella maniera adatta.
Ecco i nostri consigli per una corretta gestione delle attività di e-mail marketing per il vostro hotel:
Selezionare il provider di servizi adatto
Selezionare la piattaforma provider di servizi e-mailing più adatta alle vostre esigenze è fondamentale: sceglietene una che sia
- Integrata/integrabile con il gestionale hotel e i dati da esso estrapolabili,
- facile e veloce da utilizzare,
- che offra una certa varietà di soluzioni con template di base da utilizzare ma con un alto grado di personalizzazione,
- e infine che garantisca una corretta automatizzazione (non solo nell’invio di singole comunicazioni, ma nella costruzione di sequenze automatizzate di e-mail, che seguano il percorso del cliente dal primo contatto al follow-up post-stay).
I form di iscrizione
in modo da acquisire contatti nella maniera giusta e inserirli nel processo. Una buona idea sarebbe aprire più “ingressi” nel sistema, utilizzando form non solo su sito ma ad esempio anche sui social.
Mentre create i vostri form, non dimenticate che ogni contatto ha un “costo di acquisizione”. Nel caso di ADS a pagamento, la piattaforma scelta si occuperà di fornirvi i contatti dietro compenso; nel caso di form sul vostro sito, invece, si tratterà di fornire il giusto incentivo al cliente perché si iscriva (uno sconto, un servizio complimentary, etc.)
Ricordate, infine, che a nessuno piace perdere tempo: siate brevi nella richiesta dei dati sensibili degli utenti, prevedete form semplici e immediati da compilare, con pochi step per completare il processo.
Non dimenticate la gentilezza e la personalizzazione: chi lascia i propri dati su un form di registrazione di solito vuole due cose:
- Non essere disturbato troppo spesso dalle vostre comunicazioni
- Non essere considerato “uno fra tanti”
L’equilibrio fra le due esigenze è difficile, ma non impossibile da ottenere.
E-mail di contatto e e-mail pubblicitarie
C’è una lieve differenza nella destinazione d’uso, ma non nel modo in cui vanno concepite. Nel caso del primo contatto, ad esempio, gli esperti consigliano:
- Di non aspettare più di 24 ore dall’inserimento dei dati dell’utente per inviargli la cosiddetta “e-mail di benvenuto”
- Di inserire in questa e-mail tutti i dati di cui ha bisogno per farsi una prima idea di voi e dei servizi che offrite (e poi decidere che sono proprio ciò che fa per lui – se avete costruito bene il vostro messaggio)
- Di “farla breve” e non annoiarlo con troppi dettagli
- Di personalizzare il messaggio, in modo da trasmettere un senso di confidenza/fiducia già al primo step
Le email successive saranno da scadenzare attentamente in modo da non intasare la casella di posta con messaggi inutili (quindi lavorando diciamo su un orizzonte settimanale/quindicinale, a seconda del tipo di materiali abbiate da inviare.
Quindi il discorso vale anche per le e-mail pubblicitarie, che dovranno contenere offerte speciali, feature della settimana, info utili, etc.
Le transactional e-mail
Discorso a parte per le transactional e-mail, che invece seguiranno il percorso della prenotazione e del pernottamento del cliente in hotel, ma che in parte possono essere utilizzate anch’esse a scopo pubblicitario/di fidelizzazione.
Non dimenticate: chiarezza, semplicità e utilità, le tre chiavi per il successo, soprattutto di una campagna di e-mail marketing. Lo abbiamo già detto, il cliente vuole contenuti semplici, fruibili, utili alle sue esigenze. Se fallite nel consegnarglieli o non rispettate il giusto equilibrio e i suoi spazi, è game over. Gli esperti consigliano:
- Di inviare due o tre e-mail “a stretto giro” per interessarlo ai vostri servizi
- Di inserire call to action chiare e funzionali
- Di inserire esche, ovvero contenuti utili/interessanti, o premi (rewards) per ringraziarlo della sua attenzione o invitarlo a compiere una determinata attività (ad es. click verso sito web, iscrizione ai canali social)
Conversione
A questo punto avete i contatti, non vi resta che convertirli in acquisti e/o clienti fidelizzati, come? Alcuni esempi:
- Facendogli compiere lo step successivo nella maniera corretta (acquisto, sottoscrizione di programma fedeltà, etc.)
- Creando un senso di “urgenza” che lo spinga a compiere il passo definitivo (prenota ora, o perderai lo sconto!)
- Creando un valore aggiunto o facendo leva sul concetto di esclusività (Solo per te, solo per le prossime due ore, sconto aggiuntivo del tot%, oppure esclusivo servizio in hotel di…). Il valore intrinseco deve essere percepibile e misurabile, non aleatorio, pena la perdita di fiducia.
- In caso si siano persi da qualche parte durante il percorso di acquisto, ricontattando con soluzioni ad hoc (e-mail di recupero carrello abbandonato, azioni di remarketing online, etc…). Non dimenticate che il tasso di conversione delle azioni intraprese in questa delicatissima fase è altissimo.
Fidelizzazione
L’ultimo passo da compiere è mantenere nel tempo i contatti acquisiti, ovvero fidelizzarli. Come si fa? Ri-mettendo in pratica gli step da 1 a 5 ma lavorando su un orizzonte temporale più dilatato e costante. Gli errori da non commettere? Sempre gli stessi:
- Dimenticare il cliente una volta che ha effettuato il primo acquisto
- Non personalizzare le comunicazioni sulle sue esigenze (sarebbe bene, in quest’ottica, riuscire a conoscere i suoi gusti e capire a quali comunicazioni ha reagito “meglio” – abbiamo parlato delle buyer personas qui.)
- Inviare comunicazioni ripetute e “inutili” (se non avete nulla da dire, meglio tacere, se non avete nulla da dare… meglio evitare)
- Non premiare l’utente per le azioni positive che compie (e quindi non avere un programma di fidelizzazione attivo)
Questi erano i nostri migliori consigli per implementare una strategia di e-mail marketing per il vostro hotel nella maniera più corretta, veloce e meno dispendiosa possibile, cosa ne pensate? State già facendo tutto quello che serve, oppure avete bisogno di una mano in più?
Non preoccupatevi: se non sapete come muovervi, potete sempre contattarci tramite il form sul nostro sito per una consulenza mirata alle vostre esigenze. Vi aspettiamo con i nostri consigli e le soluzioni migliori per il vostro business.
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