Turismo in Italia: i trend registrati e il futuro
È tempo di nuove considerazioni sulla direzione verso cui sta andando il comparto turistico sia a livello nazionale che globale e, soprattutto, su come affrontare il prossimo futuro con un approccio razionale mirato non solo alla conservazione dello status quo, ma alla ripresa.
Se da un lato, dunque, gli Osservatori del turismo denunciano la situazione di crisi estrema, che ha visto chiusure, licenziamenti e penuria di ricerche e prenotazioni, dall’altro registrano timidi segnali positivi, in un clima segnato dalla volontà di tornare a viaggiare.
- Non tutti i mercati stanno reagendo allo stesso modo: secondo un articolo dello scorso gennaio comparso su Skift, ad esempio, il mercato USA rimane uno dei tre ancora leader a livello globale, assieme alla Cina, mentre le destinazioni Europee soffrono l’imposizione delle restrizioni agli spostamenti sul territorio.
- Ricavi in calo emorragico (per approfondimento, rimandiamo a questo articolo di A. Carli, del 19 gennaio 2022, su Il Sole 24 Ore): si parla di una riduzione del 40% dei ricavi delle imprese turistiche nell’anno 2020, 4 volte tanto rispetto alla media registrata dalle altre imprese (che registra -11%)
- Tassi di occupazione camere ai minimi storici: sempre secondo “Il Sole 24 Ore”, nei primi mesi del 2022 non superano il 20% negli hotel delle città d’arte.
- La crisi è trasversale, colpisce direttamente sia il settore travel che, a cascata, i settori collegati (terziario, servizi), sia le piccole e medie imprese che le catene alberghiere internazionali. Queste ultime, però, potendo contare su economie di scala e diversificazione della domanda su più mercati, se la cavano meglio, tant’è che di recente alcuni player internazionali hanno annunciato per il 2022 inaugurazioni di nuovi hotel e resort sul segmento luxury travel – per approfondimenti, vi invitiamo a consultare questo articolo.
Cambiano le abitudini, la domanda muta, privilegiando:
- le prenotazioni last minute o addirittura last second rispetto alle advance: nel dubbio, i viaggiatori preferiscono prenotare sotto data, oppure approfittare di tariffe che offrano garanzie di elasticità maggiori in caso di cancellazione e/o modifica;
- i soggiorni su territorio nazionale: nel tentativo di ovviare alle problematiche di spostamento dovute a restrizioni e normative dei paesi di arrivo, oltre che di provenienza;
- soggiorni in camper o case vacanza, rispetto agli hotel: un senso di sicurezza maggiore dovuto ai minori contatti con estranei, libertà di gestione, meno restrizioni, meno controlli, meno richieste (di certificati e green pass) hanno influito sulle decisioni dei turisti, sia stranieri che italiani, decretando un aumento delle prenotazioni di strutture alternative rispetto alle classiche (ad esempio, in questo articolo di maggio 2021 comparso su Huffington Post si registrava un boom di +63% di prenotazioni sulle case vacanza per la stagione estiva 2021).
Nonostante le premesse, sembra che le ricerche per quanto riguarda periodi di vacanza che rappresentano dei “classici di stagione” (come la Pasqua o il periodo estivo, con queries in anticipo di anche 6/8 mesi sulla data di soggiorno, secondo quanto registra ad esempio Fulltraveltrade) non si fermino. Il fenomeno ha un nuovo nome: si chiama “Revenge travel” e scaturisce dal desiderio dei viaggiatori di tornare a concedersi una vacanza dopo il periodo di clausura forzata.
Infine, gli stop di alcuni flussi turistici da estero stanno mettendo in difficoltà alcuni segmenti di offerta: il latitare dei mercati più redditizi sul segmento lusso come Cina, Russia ed Emirati Arabi, pesano sui “conti” delle destinazioni d’arte, cultura e shopping. Ad aggravare il quadro, le considerazioni dell’OMT, secondo cui il ritorno della domanda internazionale ai livelli pre-Covid è previsto non prima del 2024 (per approfondimenti:Il sole 24 Ore.
Come affrontare, dunque, i prossimi mesi?
Con concretezza e prudenza, ma senza il timore di investire. Secondo il classico adagio, “chi si ferma è perduto”: quando il mercato tornerà ad aprirsi, avrà fame di proposte che siano appetibili per flessibilità e convenienza, all’avanguardia e ben strutturati per quanto riguarda i servizi offerti.
In caso vi servano insight su cui orientare le vostre considerazioni per il futuro, cari albergatori, date un’occhiata al progetto Travel Data Lake di Zucchetti: uno strumento particolarmente utile e completo per monitorare la domanda Travel in tempo reale sulle vostre destinazioni!
Immagine creata da rawpixel.com - it.freepik.com