E-commerce: come sfruttare l’onda di crescita per vendere online
Non è un segreto che uno degli effetti principali (e forse uno degli unici positivi) dell’ondata di pandemia sia stata la crescita esponenziale del fatturato proveniente dal segmento e-commerce, trasversalmente, sui mercati internazionali.
Si parla di crescite che superano il 40% (anno 2020 vs. 2019, mercato USA – fonte: U.S. Ecommerce Market Report), con la % di vendite online che pesa oltre il 20% in più sul totale vendite (laddove negli anni precedenti raggiungeva a malapena il 14%- fonte: Digital Commerce 360, U.S. Commerce Dept.).
Le abitudini di acquisto sono forzatamente cambiate, spostando l’asse verso gli e-commerce, proiettando il segmento avanti di 2 anni rispetto a un normale percorso di crescita, e non si prevedono cambi di passo o rallentamenti, almeno per i prossimi mesi. Come approfittarne, per cercare di mettersi a disposizione di questo nuovo “vecchio” pubblico, che cerca e acquista beni online?
Il turismo, dopotutto, è stato uno dei primi mercati ad aprirsi alla rivoluzione digitale, e il processo di acquisto dei travelers si svolgeva già ampiamente online anche prima dell’epoca Covid, a partire dalla ricerca di informazioni per passare alla prenotazione diretta. Restano comunque sempre margini di miglioramento, e per questo ci sentiamo di consigliarvi di approfittare di questo momento per lavorare sulle criticità o migliorare la vostra offerta, in modo da rendervi ancora più appetibili agli occhi del consumatore.
Come farlo? Lavorando su vari fronti e tenendo bene a mente l’identikit del viaggiatore di oggi e le sue esigenze, che possiamo riassumere come:
- Flessibilità (dell’offerta e delle soluzioni di acquisto, policies e condizioni.)
- Disponibilità e varietà (sempre dell’offerta: quante tariffe speciali sono presenti sul sito web? Che differenze hanno? I pacchetti sono modulabili? Il cliente ha ampia scelta? Oppure ne ha poca ma le condizioni sono più vantaggiose che in ogni altro caso?)
- User-friendliness (del sito web – abbiamo parlato in questo articolo di come migliorare il sito web)
- Convenienza (dell’offerta e delle condizioni, ricordiamo che la leva di prezzo resta una delle più utilizzate, oltre che una di quelle a cui i consumatori sono più sensibili)
- Qualità (dei servizi erogati).
Insomma, c’è un universo dietro ogni ricerca compiuta online, e ci sono un sacco di risposte a domande che ci poniamo da sempre, soprattutto sul perché un percorso di prenotazione non è andato a buon fine, o sul perché non riusciamo ad attirare nuovi segmenti di pubblico.
Intanto, bisogna capire: l’hotel è visibile, è presente sui canali giusti? La pubblicità funziona o non ne state facendo? Il sito web è in grado di farsi notare dal pubblico adatto? Conoscete il vostro pubblico di riferimento? Se si è spostato su altre piattaforme o ha cambiato abitudini, siete stati in grado di seguirli? E ancora: una volta che ne avete catturato l’attenzione, la procedura di prenotazione è abbastanza semplice da non scoraggiare i clienti (soprattutto quelli meno tech-savvy) oppure no? Il tasso di abbandono durante la navigazione del sito è alto o basso? Avete bisogno di lavorare sulle landing pages? Perché i consumatori preferiscono prenotare tramite Booking.com? Si tratta di una questione di prezzo, flessibilità oppure comodità? E così via.
A seconda delle risposte, ecco spiegato dove – e cosa – andare a migliorare:
- La costruzione dell’offerta, quindi lavorando su tariffe, policies e inclusioni, costruendo un’offerta il più possibile appetibile e in grado di soddisfare sia le nuove esigenze dei clienti che quelle – di ricavo – degli albergatori.
- La disponibilità dell’offerta, quindi lavorando sui canali tramite cui renderla disponibile:
- aggregatori online, OTA
- sito web, su cui gestire il processo di prenotazione diretta. Riassumiamo, giusto per comodità, quanto già ampiamente spiegato nei vari articoli che abbiamo dedicato sul nostro blog all’argomento: un sito web converte se
- Si posiziona bene sui motori di ricerca (quindi lo mantenete a galla investendo in campagne SEO e SEM)
- È in grado di garantire al consumatore un’esperienza unica e il più fluida possibile di navigazione (user-friendliness)
- È responsive (quindi si adatta fluidamente al tipo di device da cui si consulta)
- È integrato con booking engine e gestionali hotel
- Converte ogni singolo contatto in lead da utilizzare per e-mail marketing campaigns, attività CRM e fidelizzazione del cliente
- Si integra a una strategia più ampia di comunicazione e vendita, che include altri canali e strumenti di vendita (E-mail, social media, rete fisica di vendita etc.)
- La promozione dell’offerta, quindi lavorando sui canali tramite cui pubblicizzarla:
- social media (ne abbiamo parlato anche qui)
- motori di ricerca (abbiamo parlato recentemente di Google Hotel ADS, sai di cosa si tratta e come possiamo aiutarti a gestirlo?)
- travel agencies e rete fisica
Insomma, il discorso è lungo e articolato, ma vi consigliamo di affrontarlo e in fretta, se non volete restare indietro… vi consigliamo soprattutto di affrontarlo con la consulenza di qualcuno con esperienza, e in grado di convertire le vostre esigenze in successi. Non sapete da dove cominciare? Basta un click: contattateci, e studieremo insieme una strategia per (ri)portare il vostro hotel in carreggiata… o sulla cresta della nuova onda digitale!
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